In continuità con la prima edizione, il progetto PR.I.M.E. II si inserisce nel settore della gestione aziendale con particolare riguardo agli scambi commerciali internazionali con la finalità di accompagnare al lavoro i giovani neo diplomati in uscita dalle Scuole partner del Consorzio di mobilità nazionale. Il dialogo nato nel corso della gestione pratica della prima edizione del progetto ha rappresentato per gli organismi partner l’opportunità per aggiornare l’offerta di formazione professionale specializzandola sulle tecnicalità dell’export tramite e-commerce. L’export via e-commerce abbatte i costi fissi della distribuzione senza dover tagliare i costi della manodopera specializzata, rendendo il commercio estero accessibile a un maggiore numero di imprese, soprattutto medio-piccole e artigiane. Le PMI hanno l’opportunità di accorciare il ciclo commerciale dalla produzione alla vendita ma, al contempo, hanno bisogno di avvalersi di risorse qualificate capaci di dialogare in più lingue e seguire il ciclo del commercio internazionale (relazioni con clienti e fornitori, software per automatizzare spedizione e fatturazione, etc.).

L’analisi congiunta svolta sulla domanda e sull’offerta ha confermato le potenzialità di inserimento professionale promosse dal progetto i cui obiettivi formativi sono stati costruiti sulla base dell’attuale fabbisogno di mercato nel settore dell’export management incrociando queste informazioni con l’analisi del fabbisogno di formazione professionale del target diretto. Inoltre, la finalità di sostenere l’occupabilità dei giovani in transizione dalla scuola al lavoro è stata perseguita attraverso un’attenta selezione dei Paesi di destinazione delle mobilità in base ai trend di sviluppo dei mercati locali, alle opportunità di apprendimento linguistico e all’expertise dei partner esteri di ricezione.

Il progetto ha richiesto la costruzione di un impianto di comunicazione digitale basato su una piattaforma dedicata che ha garantito tre tipologie di flussi di informazione: in entrata, a circuito chiuso all’interno del partenariato transnazionale, in uscita verso gli organismi partner e gli stakeholder. Questa architettura è stata studiata secondo un modello di accesso alle informazioni user friendly volto a massimizzare la capacità di tutta la filiera di specializzare il proprio livello di know-how.

A conclusione della attività di mobilità, la valutazione degli impatti progettuali ha consentito di rilevare i principali benefici sul target diretto in termini di:

• sviluppo di competenze professionali e trasversali;
• aumento delle opportunità di accesso diretto al mercato del lavoro europeo;
• potenziamento linguistico;
• incremento della capacità individuale di adattamento, autonomia e flessibilità al cambiamento;
• sviluppo di capacità relazionali e sociali in contesti multiculturali;
• acquisizione di una cultura di impresa internazionale.